Si sta tornando dalla montagna.
Traffico in autostrada: Leonardo vuole ammazzare il tempo pensando ai giocattoli da acquistare.
"Quando arriviamo andiamo in un negozio di giocattoli"
La mamma frena il suo entusiasmo: "Oggi è domenica e molti negozi sono chiusi. Perché i proprietari dei negozi vogliono stare con le loro famiglie e i loro bambini. Allora tengono chiuso"
Leonardo non ci vuole credere, forse non tutti chiudono; è possibilista "Ma quelli che non hanno bambini....?"
lunedì 29 febbraio 2016
venerdì 26 febbraio 2016
Il senso di colpa di Leonardo
Leonardo si impossessa di un pupazzetto alieno di Dante ("L'aveva messo nel mio casellario, e io l'ho preso...", si abbozzerà più tardi)
La nonna lo sgrida, e la mamma fa altrettanto: è un fatto molto grave!
La prospettiva peggiore è che lo sappia anche papà..." non dirlo a papà senno mi sculaccia", implora.
La mamma è irremovibile: " infatti io non lo dico a papà, Leonardo: sarai tu a raccontarlo"
"ma io non posso raccontarlo, mi viene troppo da piangere!"
La nonna lo sgrida, e la mamma fa altrettanto: è un fatto molto grave!
La prospettiva peggiore è che lo sappia anche papà..." non dirlo a papà senno mi sculaccia", implora.
La mamma è irremovibile: " infatti io non lo dico a papà, Leonardo: sarai tu a raccontarlo"
"ma io non posso raccontarlo, mi viene troppo da piangere!"
lunedì 22 febbraio 2016
primo approccio di Leonardo con l'inglese.
All'asilo è il giorno della prima lezione di inglese, per i "grandi".
Leonardo a cena è al solito di poche parole e, se interrogato, tranchant
"Ti è piaciuta la lezione di inglese, oggi?"
"No!"
"Davvero? Come mai? Hai imparato qualcosa?"
Leonardo a cena è al solito di poche parole e, se interrogato, tranchant
"Ti è piaciuta la lezione di inglese, oggi?"
"No!"
"Davvero? Come mai? Hai imparato qualcosa?"
"Niente!"
Dopo qualche istante, mentre sta plasmando la sua argilla, attacca canticchiando:
"Uan ciù fri for " e poi inventa dei termini a caso...
giovedì 18 febbraio 2016
Carnevale e possibile alitosi
Leonardo ha al solito pasticciato a merenda, dalla nonna.
Questa volta però ha un'attenuante: sta arrivando carnevale e le chiacchiere abbondano.
Papà rientra dal lavoro. Già lo hanno aggiornato sui dolciumi divorati e glielo fa presente, baciandolo.
"Leonardo lo sai che hai un alito che sa di chiacchiere?"
E lui, prontissimo "E tu hai un alito che sa di insalata russa"
Questa volta però ha un'attenuante: sta arrivando carnevale e le chiacchiere abbondano.
Papà rientra dal lavoro. Già lo hanno aggiornato sui dolciumi divorati e glielo fa presente, baciandolo.
"Leonardo lo sai che hai un alito che sa di chiacchiere?"
E lui, prontissimo "E tu hai un alito che sa di insalata russa"
giovedì 11 febbraio 2016
il sogno di leonardo (inception)
All'alba Leonardo è sempre molto attivo: versi, risate o dei "no" decisi pronunciati mentre sogna.
Questa mattina: una risata convinta. Papà è in malattia e andando a prenderlo all'asilo gli chiede se si ricordi il sogno. Ecco il racconto.
"Ero su un cuscino in mezzo al mare e dormivo, dormivo tanto"
"Poi mi sono mosso, e sono caduto in acqua ed mi sono svegliato"
"e poi?"
"E poi niente, mi sono svegliato davvero"
Questa mattina: una risata convinta. Papà è in malattia e andando a prenderlo all'asilo gli chiede se si ricordi il sogno. Ecco il racconto.
"Ero su un cuscino in mezzo al mare e dormivo, dormivo tanto"
"Poi mi sono mosso, e sono caduto in acqua ed mi sono svegliato"
"e poi?"
"E poi niente, mi sono svegliato davvero"
sabato 6 febbraio 2016
il doppio lavoro di Leonardo
Tosse e bronchite: Leonardo è a casa dall'asilo per farsi auscultare dalla pediatra. Nel tardo pomeriggio si collega via skype con papà al lavoro, prendendo confidenza anche con chat sottostante la video chiamata.
"Chi ti ha detto di usare il mio computer e scrivere tutte quelle cose con la mia tastiera?"
E lui, con un sorriso malandrino: "io sto lavorando per il Milan!"
"Chi ti ha detto di usare il mio computer e scrivere tutte quelle cose con la mia tastiera?"
E lui, con un sorriso malandrino: "io sto lavorando per il Milan!"
giovedì 4 febbraio 2016
la semiotica di Leonardo
E' il compleanno di Camilla e in sala da pranzo viene appeso, all'insaputa di Leonardo, uno striscione con su scritto "Buon Compleanno". Ci sono anche disegnati cotillons e regali.
Leonardo si siede a tavola e vuole i complimenti, perché sa leggere.
Allora, deciso, esordisce così: "io so cosa c'è scritto!"
E subito dopo, sillabando, "tan-ti a-u-gu-ri!"
Leonardo si siede a tavola e vuole i complimenti, perché sa leggere.
Allora, deciso, esordisce così: "io so cosa c'è scritto!"
E subito dopo, sillabando, "tan-ti a-u-gu-ri!"
martedì 2 febbraio 2016
la volpe e l‘uva: il ciuccio per leonardo
Ultimamente Leonardo è stato un po‘ nervoso. Anche oltre il consentito.
Come conseguenza: niente cartoni animati o ciuccio per addormentarsi.
Sotto la doccia abbozza quasi convinto: "Sai papà che dormo meglio senza il ciuccio?"
"Ah sì...? Ma non dicevi che ti rilassava?"
"Sì. Ma senza il ciuccio faccio dei sogni più belli"
Come conseguenza: niente cartoni animati o ciuccio per addormentarsi.
Sotto la doccia abbozza quasi convinto: "Sai papà che dormo meglio senza il ciuccio?"
"Ah sì...? Ma non dicevi che ti rilassava?"
"Sì. Ma senza il ciuccio faccio dei sogni più belli"
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